Come combattere la Popillia Japonica?
Pubblicato il: 01/02/2024 17:22:12
Categorie: Cronologia , Drupacee , Ornamentali , Ortaggi , Tappeto Erboso
La Popillia Japonica Newman (Coleoptera Rutelidae) è un vorace coleottero appartenente alla famiglia degli scarabedei. Si tratta di un insetto polifago e di nuova introduzione. La sua prima apparizione in Italia, infatti, risale al 2014 nelle regioni del Piemonte e della Lombardia. Le larve sono state trasportate, in Italia come negli altri paesi europei, su imballaggi, prodotti agricoli ed anche attraverso il commercio di piante ornamentali. Purtroppo, sono numerosissime le specie coltivabili sensibili all'attacco di quest'insetto. Fra queste, gli alberi da frutto, le specie ornamentali ed i tappeti erbosi.
Nel corso di quest'articolo, dopo aver parlato di come riconoscere il coleottero e dei principali danni causati, cercheremo di offrirti alcune strategie utili per contrastarlo.
Indice
Come riconoscere la Popillia Japonica?
Come eliminare le larve di Popillia Japonica?
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Come riconoscere la Popillia Japonica?
Nel suo stadio adulto, il maschio di Popillia si riconosce per il suo tipico colore verde metallizzato. La femmina, invece, è solitamente di dimensioni più grandi e si caratterizza per la presenza di ciuffi bianchi sull'addome e sulla parte finale delle elitre.
Gli adulti di Popillia si nutrono di piante coltivate, ornamentali e spontanee. Come tutti gli insetti della stessa famiglia, questo coleottero trascorre gran parte della propria vita allo stato di larva ipogea, vivendo nello strato arabile del suolo e nutrendosi di radici e tuberi.
Le femmine sono solite deporre le uova nel terreno, anche se a volte può capitare che scavino delle piccole gallerie in cui depositare le uova.
Quali sono i danni?
La Popillia Japonica arreca danni sia al suo stadio larvale che a quello adulto. Da larva, il coleottero causa danni esclusivamente alle radici. Nella fase adulta, invece, si riscontrano danni su frutti, fiori e foglie. Mentre fiori e frutti verranno distrutti quasi completamente, le foglie risulteranno imbrunite (la sola venatura centrale risulterà integra), con la possibilità che si stacchino dall'albero o che restino, sia pur scheletrizzate, attaccate alla pianta.
I danni ai tappeti erbosi, invece, si manifestano con ingiallimenti ed avvizzimenti, con la comparsa di macchie nere. Nei casi di attacchi particolarmente forti, tutto il prato potrebbe avere danni irriversibili.
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Come eliminare le larve di Popillia Japonica?
Ci teniamo a sottolineare che la lotta alla forma larvale di Popillia si può effettuare solo attraverso l'impiego di entomoparassiti antagonisti.
Una strategia molto efficace e risolutiva è quella che prevede l'utilizzo di:
Una confezione da 50 milioni di individui vi consentirà di trattare una superficie di 100mq. Per utilizzare Larvanem dovrete sciogliere la quantità in 3-4 litri di acqua, per poi aggiungere acqua fino alla quantità sufficiente per trattare l'area da bonificare. Dopo il trattamento, procedete con un'irrigazione necessaria a veicolare i nematodi a contatto col suolo.
Inoltre, bisogna considerare che gli accoppiamenti di Popillia avvengono fin da fine Maggio nelle aree più calde e fino a fine Luglio nelle zone più fredde, con conseguente schiusa delle uova dopo circa due settimane dall'ovodeposizione.
Terreni umidi e soffici (come i tappeti erbosi) e terreni coltivati ad ortaggi e comunque non irrigui sono quelli prediletti dalle femmine che, scavando una piccola galleria, vi depongono all'interno da 1 a 3 uova. Dopo la deposizione, la femmina di Popillia emerge ed è già pronta per un nuovo accoppiamento.
La lotta alla larve si dovrà effettuare almeno 15-30 giorni dopo la comparsa degli adulti.
Lotta all'adulto di Popillia Japonica
La lotta all'adulto di Popillia Japonica, che in genere si nutre in aree distanti da quelle di ovodeposizione, è più efficace per ottenere un risultato immediato. La strategia, effettuata con trattamenti fogliari, prevede l'utilizzo di 3 prodotti in miscela fra loro:
- Control Dmp (dosaggio:50ml/hl)
- Epik SL (dosaggio: 200ml/hl)
- Inex-A (dosaggio: 30ml/hl)
In alternativa, potrete utilizzare un'ulteriore strategia che, pur necessitando di un periodo di tempo maggiore, avrà effetto sicuro:
Mebov FR stimola e favorisce lo sviluppo di funghi come Beauveria bassiana e Metharizium Anisopliae, agenti parassiti della Popillia Japonica. Klozer e Mebov FR sono entrambi privi di registrazione ministeriale, non lasciano residui tossici e non impattano l'ambiente.
La miscela Klozer + Mebov può essere spruzzata anche su tappeto erboso, prima di procedere con un'irrigazione utile a veicolare i funghi nel suolo. In quest'ultimo caso, la dose di Klozer sarà di 30ml/hl e quella di Mebov di 30ml/jl.
Lotta con trappole a feromoni per Popillia Japonica
Un ulteriore mezzo per contrastare gli adulti di questo coleottero è rappresentato dall'utilizzo di trappole e feromoni per cattura massale, come:
Come funziona la trappola per Popillia Japonica?
Sayonara Trap agisce grazie ad un'esca a feromoni e ad un apposito attrattivo. Il loro effetto combinato attira il coleottero all'interno dello specifico contenitore, impendendone la fuoriuscuta. Grazie al colore cromotropico di cui è fatta la trappola, gli esemplare di Popillia Japonica ne saranno maggiormente attirati.
CASE STUDY: L'ESPERIENZA DELL'AGRICOLTORE
Oltre agli interventi fin'ora descritti, vogliamo raccontarvi di un'esperienza fatta personalmente da un nostro cliente per combattere la Popillia.
In seguito ad un consistente attacco, verificatosi prima sulle radici e successivamente sulle foglie delle sue piante di pesco e di mirtillo, il nostro cliente ha effettuato interventi insetticidi per Popillia Japonica, senza tuttavia ottenere i risultati sperati.
Vista la situazione, il nostro consiglio è stato quello di effettuare un trattamento con Laser, insetticida a base di Spinosad (30ml/hl) ammesso anche in agricoltura biologica insieme ad un adesivante in grado di migliorare l'azione insetticida, alle dosi di 30ml/hl.
Il trattamento è stato effettuato su 4 filari di pesco e su 10 piante di mirtillo, lasciando non trattato e come confronto 1 filare di piante di pesco e 4 piante di mirtillo.
Il nostro cliente ha ripetuto l'intervento dopo 7 giorni ed è riuscito a bloccare l'attività di Popillia Japonica sulle piante trattate
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